Guardando una persona, spesso ci si ritrova a riflettere sull’età e su come il tempo ha modellato il suo aspetto. Alcuni sembrano più giovani di quanto siano, altri più vecchi. Questo processo, l’invecchiamento, è influenzato da molteplici fattori, tra cui lo stile di vita, l’alimentazione e, internamente, i processi infiammatori.
L’invecchiamento interno è una sorta di battaglia che coinvolge le cellule del nostro corpo, causando il loro deterioramento. Questi processi possono danneggiare le strutture cellulari come lipidi, proteine e carboidrati.
Tra i vari fattori che influenzano questo processo, l’infiammazione gioca un ruolo chiave. Il termine “inflammaging” (“inflammation” + “aging”) è stato coniato per indicare l’infiammazione cronica che accelera l’invecchiamento dell’organismo.
L’infiammazione è una risposta fisiologica del corpo a agenti patogeni esterni o lesioni. Idealmente, dovrebbe risolversi rapidamente. Tuttavia, se persiste, può danneggiare cellule e tessuti, accelerando l’invecchiamento.
Ci sono tre principali meccanismi attraverso i quali l’infiammazione favorisce l’invecchiamento precoce:
- Glicazione: altera le proteine come collagene ed elastina, che mantengono la pelle giovane e elastica.
- Stress ossidativo: espone le cellule all’attacco di agenti ossidanti.
- Produzione di citochine: queste piccole proteine agiscono come messaggeri, propagando l’infiammazione.
Come possiamo contrastare questi processi infiammatori?
Esistono tre “alleati” che possono aiutarci:
- Equilibrio tra Omega3 e Omega6: gli Omega3, presenti nel pesce, hanno proprietà antinfiammatorie, mentre gli Omega6, presenti negli oli vegetali, possono essere infiammatori. Bilanciare l’assunzione di entrambi è essenziale (la proporzione ideale dei due acidi grassi dovrebbe essere compresa tra 4:1 e 2:1 in favore degli Omega 3).
Un ottimo integratore di Omega3 è l’olio di Krill, che contiene EPA e DHA in forma fosfolipidica (altamente assimilabili, per cui più efficaci), Colina (un altro nutriente essenziale) e Astaxantina (un carotenoide). Questi principi attivi sono utili sia per tenere sotto controllo la trigliceridemia, sia per contrastare le infiammazioni, prevenire l’invecchiamento e la degenerazione cellulare.
Una dieta bilanciata nel consumo di Omega 3, e un’integrazione diretta di EPA e DHA possono calmare l’infiammazione e contrastare l’invecchiamento, non solo cutaneo, ma anche cardiovascolare e cerebrale. - Nutraceutici antiossidanti: sostanze come la curcumina, l’EGCG (“EpiGalloCatechina-3-Gallato”) e la bromelina (un derivato dell’ananas che aiuta a contrastare i processi infiammatori) possono aiutare a contrastare l’infiammazione e l’invecchiamento.
- Abitudini salutari: Attività fisica regolare, riduzione dello stress e smettere di fumare sono tutte strategie importanti. Il fumo, ad esempio, può aumentare i processi infiammatori.
In conclusione, comprendere l’infiammazione come un catalizzatore dell’invecchiamento offre una prospettiva potente per contrastare i segni del tempo e promuovere una vita più sana e vigorosa. Attraverso scelte consapevoli come una dieta bilanciata, l’uso di integratori mirati e l’adozione di abitudini salutari, possiamo intervenire attivamente nei processi biologici che influenzano il nostro benessere.
Combattendo l’infiammazione, possiamo non solo migliorare la qualità della nostra vita, ma anche ritardare i segni visibili dell’invecchiamento, permettendoci di godere appieno di ogni fase della nostra esistenza con vitalità e fiducia.